giovedì, febbraio 23, 2017

Is it...

Is it a bird? Is it a plane?
Is it a virus?
Forse è un software sviluppato da un giovane aspirante programmatore?
Niente affatto, è la versione ufficiale di matlab...



martedì, luglio 26, 2016

Propaganda Molesta

Parigi, Nov 2015: Commando terroristico islamico uccide 130 persone al grido di "Allahu Akbar":
"Je Suis Paris, ma è solo un episodio sporadico. Ricordiamoci che al mondo ci sono miliardi di musulmani e non tutti sono così."


Colonia, Gen 2016 - 57 profughi marocchini e algerini stuprano in massa dozzine di ragazze al grido di "troie occidentali":
"È solo un caso sporadico. È la loro cultura. Bisogna aiutarli a civilizzarsi perché sono ghettizzati. E poi ricordiamoci che anche molti italiani ogni giorno stuprano donne e commettono femminicidi. Il maschilismo è una cultura che appartiene all'universo maschile e non all'Islam"


Bruxelles, mar 2016 - 3 Kamikaze si fanno saltare in aria all'aeroporto al grido di "Allahu Akbar" facendo 32 morti e 250 feriti.
"Je Suis Bruxelles. È solo un caso sporadico. Trovo molto più terroristico la propaganda leghista di Matteo Salvini nel strumentalizzare l'accaduto incrementando odio verso il mondo musulmano il quale non è tutto così"


Istanbul, Giu 2016 - Kamikaze si fanno saltare in aria all'aeroporto al grido di "Allahu Akbar". 42 morti 238 feriti:
"Pray for Istanbul, ma facciamo delle distinzioni. Quelli erano terroristi, non musulmani. Ricordiamoci che anche in Norvegia una persona, in nome del Cristianesimo, ha fatto decine di morti"


Dacca, Lug 2016: Commando islamico entra in un ristorante uccidendo tutti coloro che non conoscevano il Corano. 20 morti:
"Pray for Dacca. Ricordiamoci che tra le vittime c'erano italiani che lavoravano da anni a Dacca e che erano ben integrati in un paese islamico. Non bisogna fare di un'erba un fascio cadendo nel populismo. L'Islam non c'entra"


Nizza, Lug 2016: Tunisino investe con un Tir 80 persone sparando all'impazzata sulla folla al grido di "Allahu Akbar":
"Pray for Nice, ma non facciamo il gioco della destra xenofoba. L'attentatore non era un musulmano, ma solo un pazzo che prendeva psicofarmaci e che da anni era in cura psichiatrica"


Monaco, Lug 2016 - Iraniano spara all'impazzata all'interno di un Centro Commerciale facendo 9 morti:
"Non era iraniano, ma era naturalizzato tedesco quindi era tedesco; e poi ha ucciso perché aveva problemi psicologici dovuti a un'infanzia infelice"


Sant'Etienne, Lug 2016 - musulmano sgozza prete al grido di "Allahu Akbar":
"Non c'entra l'Islam. Il tg ha appena confermato: è una persona con chiari problemi psicologici che da anni era in cura psichiatrica. Non facciamo demagogia"


Soncino (Cr), festa Lega Nord - Matteo Salvini fa una battuta su Laura Boldrini accostandola a una bambola gonfiabile:
"ODDIOO HA PARAGONATO UNA DONNA A UNA BAMBOLA GONFIABILEEE!! MA QUESTO È SESSSSISMOO!!VERGOGNAAAA!!! NEL 2016 QUESTE COSE NON DOVREBBERO SUCCEDEREE!! SPERO CHE LA PROCURA DELLA REPUBBLICA INTERVENGA PER METTERE FINE A QUESTO SCEMPIO!!

mercoledì, ottobre 14, 2015

Non tutto è Google quel che luccica

Ovvero, anche gli amici della grande G possono pestare una merda (ogni tanto...?).


Ma veniamo ai fatti. Ho recentemente traslocato la sede della mia attività e mi sono casualmente ricordato che per fare il figo avevo messo il marker sulle Google maps. Mi sono quindi diretto senza indugi sulla pagina e ho iniziato ad interagire col bottone per modificare le mie informazioni: la "polemicarmas srl" non sta più in via A ma adesso si è trasferita in via B.
Subito mi è arrivata la mail che mi avvisava che le modifiche erano in progress. Ok, aspettiamo.
Dopo un altro mese mi arriva una nuova mail e mi comunicano felici che hanno recepito le mie direttive e hanno provveduto al cambiamento. Evviva. La cosa finisce lì perché avevo altro da fare e mi è passato di mente. Solo dopo qualche giorno ritorno a guardare le Google maps e con grande sorpresa scopro che il marker non c'è! Allora rileggo tutte le mail... sembra a posto... ritorno con la mappa alla vecchia posizione e che vedo? sono ancora lì!! Cosa??
Interagisco col marker e vedo il mio nome barrato con lo strikeout... cosa?? La dicitura riporta "polemicarmas srl attività chiusa". COSA??
Non ci siamo assolutamente! Se adesso dovesse passare un cliente o un potenziale cliente? Che razza di figura farei? Ripeto immediatamente tutta la procedura, clicco modifica, trascino il marker, completo la registrazione dei dati. Arriva la mail, modifiche in progress, attendere prego. Vabbè.
Passa un altro mese e ancora nulla, poi vengo contattato dal punto posta della vecchia struttura che mi segnala posta in giacenza per me. La vado a ritirare, per motivi di privacy non mi è stato detto che cosa era, lo scopro solo sul posto: è una bella bustona di Google! All'interno un codice di conferma da utilizzare online.
Torno in ufficio, accedo alle loro pagine, metto il codice... sorpresa, il messaggio di benvenuto recita "ah allora è tutto vero, sei proprio la polemicarmas srl in via A". Noooooooooooooo! Non sto in via A cazzo, sono in via B adesso, l'ho già scritto due volte!!! Accanto c'è un bottone per segnalare errori o modifiche, provvedo immediatamente con la segnalazione e mi comunicano che per questa cosa è necessario che io sia verificato, quindi devo aspettare un paio di settimane per una nuova busta con un nuovo codice di verifica. Ma usare una email no?
E quindi eccoci qui, ancora in attesa... col risultato che ora il marker sulla mappa non si trova né in via A né in via B. Un fantasma digitale.

mercoledì, maggio 15, 2013

Occasione persa

Attenzione! Ultimamente polemicarmas si è un po' rammollito e il tono di questo post potrebbe risultare diverso dagli standard su cui ci si esprimeva. Se tutto ciò vi infastidisce, potete smettere subito di leggere!

Qualche giorno fa ho fatto un sogno curioso. Mi è apparso mio nonno, che mi faceva una domanda alla quale era prevista una risposta numerica. Ho fornito la mia versione e lui ha controbattuto con la sua. Dicono sempre che i numeri sognati vanno giocati, ma riconosco la mia totale inesperienza nel settore. Ho chiesto qualche consiglio in giro, quasi tutti concordavano su Bari, la ruota dei morti (?), però c'erano troppi studi da fare: il numero per il nonno, quello del morto che parla, il mio, il suo, combinazioni sul contesto del dialogo. Alla fine ho banalmente puntato i due numeri sulla ruota di Bari, in attesa di vedere quello che sarebbe successo.
Dopo l'estrazione ho consultato la paginetta sul giornale ed eccolo lì, proprio lui, il numero che mi aveva detto. Ovviamente del mio manco l'ombra. Peccato, davvero... mi dispiace molto di avere sprecato questa occasione e non so se ce ne saranno altre. Però mi fa piacere pensare che il nonno sia venuto a cercare di aiutarmi, nel suo piccolo, in questo momento di difficoltà. Grazie di cuore.

martedì, febbraio 05, 2013

lunedì, gennaio 14, 2013

Che senso ha?

Post polemico con me stesso oggi.
Mi chiedevo che senso avesse disporre di un blog e poi non usarlo! Voglio dire, gli argomenti per lamentarsi e polemizzare non mancano, però in questo momento trovo seccante dovermi mettere alla tastiera a spiegare fatti fattacci e antefatti.
Probabilmente è anche lo stesso concetto di blog in sé che non ha più significato al giorno d'oggi. Poteva essere interessante all'epoca (ho iniziato a bloggare su questa piattaforma nel lontano 2005), magari trendy o da precursori. Ma oggi molto meno se non no del tutto.
Oggi è più veloce mettere un aggiornamento di stato su facebook. O sintetizzare una polemica nei 140 caratteri di twitter. Anzi no, twitter no, lo uso per altro... E gira e rigira, il concetto è sempre quello: Internet is for.... e ci siamo capiti!

giovedì, dicembre 06, 2012

Aperto al mondo

Ok, dietro insistenti richieste ho tolto il captcha di verifica per la pubblicazione dei commenti.
Praticamente, ora chiunque può scrivere quello che vuole, incluso uno spammerbot... diciamo che mi prendo qualche giorno di verifica e poi farò la scelta finale!
(per fortuna, polemicarmas non ha quel volume di traffico tale da interessare agli spammer)

mercoledì, dicembre 05, 2012

Epic splash

Post veloce e senza immagini per raccontare la spiacevole vicenda di ieri sera, la classica situazione che nessuno vorrebbe vivere.
Premetto che nella giornata di ieri aveva piovuto abbondantemente e per qualche decina di minuti aveva anche fatto un po' di neve, in fiocchi enormi che si sono subito sciolti. Insomma, era una brutta giornata e faceva pure freddo.
La strada qui sotto, il lungo viale che porta al centro commerciale, ha una conformazione leggermente a schiena d'asino, purtroppo non supportata da un'adeguata apertura verso la rete fognaria, col risultato che il drenaggio delle acque ne risente pesantemente. In parole povere, quando piove si formano delle pozzangherone enormi a lato strada.

Detto questo, veniamo ai fatti. Ieri sera mi accingevo come al solito a tornare a casa, col classico margine di tolleranza rispetto agli orari di passaggio degli autobus alla mia fermata. Peccato che ieri, guarda caso, l'autobus è passato con un anticipo di 2 minuti e ha deciso di lasciarmi a piedi perché ero ancora lontano e soprattutto dall'altro lato della strada. Mentre imprecavo fra me e me, mi sono avvicinato distrattamente al semaforo pedonale e ho pigiato il bottone per richiedere l'attraversamento. Più che altro un'abitudine, dato che lungo il viale stava arrivando solo una macchina. La vedo con la coda dell'occhio sfrecciare ad alta velocità nonostante il semaforo fosse arancione, è chiaro che non intende fermarsi e quindi arretro di qualche passo. Beh, con TUTTA la carreggiata libera, nessuno davanti e nessuno dietro, quello dove deve passare? Ma chiaramente completamente accostato sulla destra, a pochi centimetri dal marciapiede.
Il risultato? Ha preso (volontariamente?) la pozzanghera in pieno, sollevando un'onda anomala che mi ha investito completamente dalla spalla ai piedi. Il cappotto mi ha protetto addosso, ma dalla coscia alla caviglia ero letteralmente fradicio... coi pantaloni zuppi ho rivolto alcuni pesanti apprezzamenti a lui, a sua madre e a tutta la sua famiglia e mi sono diretto alla fermata dell'autobus.
Avete mai provato a camminare coi pantaloni bagnati, in una giornata di brutto tempo? Se l'avete fatto, potete capire il fastidio di sentirsi il tessuto ghiacciato che sfrega e si incolla contro la pelle. E vi lascio immaginare cosa volesse dire stare in piedi in quelle condizioni mentre un pesante vento freddo tirava sferzate micidiali che penetravano fino alle ossa.

martedì, dicembre 04, 2012

Patrimonialina o patrimonialona?!

In realtà non c'è più molto da dire.
Ci hanno tolto tutto, dal lavoro ai soldi, fino alla dignità e ora anche le parole! Per questo, non ci resta che affidarci a chi ha ancora la forza di sbandierare la dura realtà e sottoscrivere quanto già scritto qui.

mercoledì, novembre 21, 2012

Pausa di riflessione?

Non sto postando molto ultimamente. Vedo però che non sono l'unico, come dice anche la "cara" Kara (che saluto sempre):

I can't seem to write lately. I'm all blocked. It's not that I don't have things to say but somehow nothing is really coming out right. When I'm boring myself just by writing something, that seems like a pretty clear indication of the (poor) quality of the output.
Per quanto mi riguarda non è che mi manchino gli argomenti, spesso piuttosto mi manca il tempo e quando quello ci sarebbe è la voglia che purtroppo scarseggia.
Abbiate pazienza, fedeli lettori!

mercoledì, settembre 12, 2012

Psicopatici on the loose

Quando io dico che le strade sono piene di psicopatici, non lo faccio per aggredire una categoria (gli automobilisti), ma parlo per esperienza personale di fatti vissuti realmente.
Un esempio? Ecco qui:
Ieri sera ero su un autobus che percorreva il tratto di strada indicato dalla freccia verde in direzione della curva a sinistra. Il tratto di strada è un bel rettilineo, in una zona di periferia con poco traffico, quindi spesso la velocità di transito non è quella tipica del centro cittadino, ma leggermente più sostenuta.
Ebbene, in queste condizioni, oggi un tizio ha deciso di sentirsi superman e si è lanciato in un assurdo tentativo di sorpasso iniziato all'incirca da dove inizia la strada nell'immagine (in basso a destra).

sorpasso

Ora... l'autobus non stava procedendo a lumaca, è pure lungo (uno snodato da 18metri) e grosso, tanto da occupare quasi tutta la corsia... che senso ha lanciarsi in una manovra di questo tipo? Il risultato prevedibile è che si è fatto tutto il pezzo di strada accanto all'autobus, contromano (!), senza trovare lo spazio per completare la sua ridicola manovra.
Un automobilista con un po' di cervello avrebbe desistito (o più probabilmente non avrebbe nemmeno iniziato), ma il nostro genio cosa ti combina? Insiste fino all'ultimo, con una staccata al limite degna di una gara di Formula1, pianta un sorpasso a interno curva, sempre contromano, sfiorando altre vetture che intanto a loro volta si avvicinavano alla curva dalla direzione opposta. E poi? Poi siccome il mondo ruota attorno a lui, si è fermato (sì, ha proprio fermato la macchina) nel punto indicato dalla croce rossa, per scendere ed andare a prendere a pugni il finestrino dell'autista di autobus e urlare insulti per non averlo lasciato passare!!
In tutto questo, l'autobus era fermo mezzo in curva e mezzo fuori, bloccando completamente la strada sia a quelli che arrivavano in direzione opposta (che non avevano più spazio per voltare), sia a quelli che dovevano uscire dalla laterale, sia a quelli che dietro all'autobus facevano la stessa strada.

Dannati psicopatici. Certe persone andrebbero internate.

martedì, giugno 26, 2012

Mani in alto!

Questa la devo proprio raccontare.
Domenica sono stato a fare un giro in bicicletta con un amico. Al rientro, prima di rincasare, ci siamo fermati alla solita baracchina per prenderci un gelato, era una bella giornata di sole caldo e ci è sembrata una buona idea.
Posteggiamo le bici alla buona, prendiamo due coppette al volo e ci sediamo sulla panchina accanto alle bici. Mentre sparo le prime due belle leccate al gelato, noto in distanza un tipo che ci osserva insistentemente. Faccia sospetta. Continuo a riorganizzare al meglio il gelato, trabordante dalla cialda e vedo che questo tipo ora cammina e punta decisamente verso di noi, guardando me.
Chiamatelo sesto senso, chiamatela esperienza, fatto sta che ancora prima di notarlo già il radar mi aveva mandato un allarme. Dopo tanto tempo passato in autobus, pieni di gente più disparata, rilevo i rompicoglioni dalla distanza.
Il tipo intanto ci ha raggiunto ed esordisce con "Buongiorno", sempre guardandomi dritto in faccia.
Istintivamente mi sono subito domandato che cacchio volesse questo, ed immagino che la mia stessa espressione, mentre alzavo lo sguardo verso di lui, lo rivelasse.
Ma senza perdere altro tempo, ha proseguito "Sono della Guardia di Finanza. Avete lo scontrino per i vostri gelati?"
WHAT-THE-FUCK!
Decisamente stupito mi sono alzato in piedi, esclamando "certamente!" e iniziando a rovistare nella tasca. Lui ha poi estratto il portafoglio ed aprendolo ha mostrato il suo tesserino identificativo, classica tesserina plastificata (come la tessera sanitaria o la nuova patente), di colore verdino, con tutti i suoi dati... da quello che ho letto: vice brigadiere nome & cognome, guardia di finanza, repubblica italiana.
Ok, non ne avevo mai visto uno e non ho la minima competenza per capire se mi stesse mostrando un documento ufficiale o una cosa finta, ma mi sono fidato. Col mio bel gelato ormai sgocciolante nella mano destra ho dovuto fare un movimento con l'altra mano per estrarre lo scontrino che ovviamente era nella tasca destra.. gliel'ho porto e lui si è messo a leggere.
Anche qui, io avevo solo visto che la cassa riportava come totale quello che avrei dovuto pagare, ma non mi ero minimamente preso la briga di leggere le varie voci riportate sopra. Del resto, chi lo fa? (se un lettore invece lo fa, prego lasci un commento). Cioè se sullo scontrino ci fosse stato scritto "zergling rush" o "pippobaudovivepersempre", beh lo avrei scoperto solo in quel momento (solo per la cronaca, riportava solo due deludenti voci "reparto 5"). Ha controllato rapidamente, immagino abbia letto data e ora e nome dell'esercizio che l'ha emesso, poi me l'ha reso e ringraziando ha salutato per poi allontanarsi così come se ne era venuto.
Nuova esperienza e mia prima volta di un controllo GdF, per fortuna tutto bene. Ma cosa sarebbe successo se afferrato il gelato io avessi buttato lo scontrino, per praticità, dentro al cestino che era per terra esattamente davanti alla cassa??
Insomma, morale: esigete e conservate sempre lo scontrino, perché non si sa mai nella vita quello che può succedere :D

lunedì, giugno 04, 2012

Questione di dettagli

Post veloce, per riprendere le abitudini in questo periodo di terremoti... di cui però non mi va di parlare, almeno non ancora.
Voglio invece raccontare di un incontro "casuale" sull'autobus. Ogni tanto capita che ci sia un passeggero, o una passeggera, di aspetto fisico particolarmente gradevole (tipicamente preferisco il secondo caso). Stamattina era uno di quei giorni fortunati e una ragazza allietava il viaggio a tutti gli uomini a bordo, in un intenso ribollire di ormoni. Io ero più dietro e osservavo divertito gli sguardi di sfuggita, prima di uno e poi dell'altro, che a turno si voltavano per l'occhiatina verso questa tipa (guardavo anche lei, però il massimo che potevo vedere erano i capelli castani chiari e ricci).
Ad un tratto però tutto è cambiato. Complice il clima estivo e il finestrino aperto, una zanzara tigre ha pensato bene di venire a fare un giro di ispezione a bordo. E girando qua e là è finita accanto alla prescelta. Ebbene, colta da raptus isterico, questa tipa ha iniziato a sferrare sberle e pugni all'aria e al finestrino, ingaggiando una lotta all'ultimo sangue con l'insetto. Davvero una brutta scena.
Si può immaginare che risultati ciò abbia provocato: calo della libido generalizzato, perplessità e voglia di allontanarsi. Ci mancava solo che si mettesse a grugnire mentre menava colpi che tutti si sarebbero buttati fuori dal finestrino.
E così ha completato il suo viaggio, ancora poche fermate nella più totale (e giustificata) indifferenza del mondo verso di lei.

mercoledì, marzo 21, 2012

Ciao, Ayrton.

Buon compleanno Ayrton. Suona strano, visto che non sei più fra noi. Sarebbero stati 52 ma si sono fermati a 34. Mi viene difficile scrivere, mi viene più facile la lacrima in questo momento. Dicono che un'immagine vale più di mille parole:


eccone una che mi piace. Adelaide 1993, gradino più alto del podio, l'abbraccio a fine stagione con l'amico-nemico Alain, compagno e avversario di grandi stagioni, la dice lunga sul rapporto e sulla persona che eri realmente. Campione in pista e fuori, durante e dopo la tua troppo breve carriera.
La targa sulla tua tomba recita Nada pode me separar do amor de Deus, niente mi può separare dall'amore di Dio (citando la Lettera di San Paolo ai Romani 8, 39). E - aggiungo io - nemmeno dall'affetto di tutti i tuoi fan che ancora ti ricordano e ti vogliono bene. Era il 1994, sembra ieri.

venerdì, dicembre 09, 2011

Camera di Commercio, Industria e Disgraziati!

Sono fresco di "missione" alla Camera di Commercio, un'esperienza non proprio positiva, quindi colgo l'occasione per buttare giù uno di quei post che più adoro, di getto e di istinto, senza rileggere o badare troppo alla forma.

Questa mattina avevo bisogno di soddisfare una mia curiosità, quindi armato di fiducia ho scaricato il modulo più adatto dal sito della CCIAA, l'ho compilato e mi sono preparato. Primo dubbio: ponte? qui l'affluenza è molto bassa, ma dai, vuoi che un ufficio pubblico stia chiuso? non credo possano, ma per andare sul sicuro telefono... niente, un disco suona la sua musica, ma nessuna voce aggiunge informazioni utili. Riprovo, poi ancora. Mi infastidisco, poi decido di chiamare il centralino generale della struttura e non quello dell'ufficio di competenza dove dovevo andare. Mi rispondono e mi dicono che è tutto regolare, quindi parto a razzo. Arrivato sul posto l'ingresso è barricato, probabilmente lavori in corso. Uhm ok, ci sarà un'ingresso laterale... giro un po', seguo le indicazioni per lo snack bar e magicamente mi ritrovo dentro alla Camera di Commercio. Bene! Il cartello che indica l'ufficio che mi interessa punta a sinistra, ok volto e mi trovo da un'altra parte... uhm, ho sbagliato qualcosa? torno indietro, riguardo bene il cartello ed in effetti riportava la freccia a sinistra ma con l'icona delle scale... è chiaro, devo salire le scale e DOPO andare a sinistra, come non pensarci subito. Finalmente mi ritrovo dove dovrei, pigio il pulsante e mi assegnano un terrificante numerino di servizio a tre cifre, però non vedo molta gente in sala d'attesa e il display luminoso mi conferma che ho solo quattro persone davanti a me. Sorprendentemente, faccio solo in tempo a sedermi, togliermi il cappotto e guardarmi intorno che vengo chiamato. Mi presento allo sportello e l'impiegata sta in realtà ancora chiacchierando col tizio che mi precedeva... aspetto un attimo, il tizio non la smette... quindi?? mi viene il dubbio che l'impiegata abbia pigiato il tasto solo per farlo schiodare, così mi avvicino educatamente e chiedo "è qui?". Il tizio coglie e se ne va, continuando a parlare ininterrottamente. Soddisfatto per avere raggiunto il mio turno, formulo la mia semplicissima domanda. L'impiegata mi guarda perplessa, scartabella il foglio che le ho allungato e poi sentenzia "non lo so fare". Ecco, iniziamo subito male.
Probabilmente sono quelle situazioni che vanno vissute di persona per capirle, ognuno avrebbe reagito a modo suo, chi scusandosi per la difficoltosa richiesta (?), chi arrabbiandosi, chi ridendo. Io non le ho detto una sola parola, seduto davanti a lei l'ho solo fissata negli occhi finché lei non ha avuto la brillante idea di mandarmi allo sportello del suo collega accanto. Bah, mi sposto, ovviamente il collega sta servendo un'altra persona e devo aspettare. Gli smolla tutta la sua roba, timbro, firma, ricevuta.. ah aspetta, questa cosa qui però io non la (pos)so fare, devi andare due sportelli più accanto. Ehi, déjà vu, continuiamo abbastanza male.
Eccomi qui finalmente, devo fare questa cosa. Ok! Sembra che finalmente ci siamo, inizia a compilare i vari dati e butto un occhio sul monitor... omioddio, hanno lo schermo a 1024x768, mi viene quasi male. Non importa, procediamo, è quello che mi serve e l'impiegato pigia il tasto di conferma. Ec.....[pausa di due minuti per l'elaborazione].....co qui, ci siamo. Pigia il tasto per accedere al documento, è un pdf e si apre acrobat. Acrobat si pianta. Finestra grigia a schermo intero... l'impiegato sgrana gli occhi, la clicca ferocemente col solo risultato di farsi avvisare da Windows che "l'applicazione non risponde, potrebbe essere bloccata o in attesa di input dall'utente". Che si fa? Ah veditela tu, io non sono un tecnico in questo momento, ma un utente infastidito. Riproviamo ma il risultato è lo stesso. Vabbbbbè cazzo, vediamo di capirci, è un problema del documento che ho chiesto? hai un pc di merda? mi garantiscono che è solo questione di questo Acrobat che non risponde, quindi lo incalzo "perfetto, se ci spostiamo su un altro terminale in un altro sportello allora ci riusciamo?". Torniamo allo sportello della prima tipa che mi aveva ricevuto, ripetiamo tutta la manovra e indovina? succede esattamente la stessa cosa. L'impiegato mi dice cose assurde sugli aggiornamenti dei programmi ministeriali fatti male "eehh cambiano tutto ma questo acrobat qui mica ce lo migliorano". Sì ma a me che frega? voglio il mio fottuto documento.
Dopo qualche altra cazzata del genere (tipo se vuoi ti stampo mezzo documento qui e poi pensiamo un'altra volta alla seconda parte) siamo a pochi minuti dopo mezzogiorno, loro chiudono a mezzogiorno e un quarto, ci sarebbero altre sei persone in attesa dietro e vengo educatamente invitato a tornare lunedì. Insomma, mi state dicendo di togliermi dai piedi... tutto questo mentre le altre due tipe (che dovrebbero essere agli sportelli) stanno allegramente chiacchierando per i fatti loro da un'altra parte mangiandosi una cioccolata.
E poi dicono che la pubblica amministrazione non funziona... hanno proprio ragione.